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Beat come Beat Generation. Il racconto di Allen Ginsberg

Poi uno dice che agli eventi letterari non succede mai niente. Il 7 ottobre del 1955, Wally Hedrick organizzò un reading:  Six poet at Six gallery . L’ingresso era gratuito e, con una piccola offerta, si potevano ottenere un bicchiere di vino e un paio di cartoline. L’evento si tenne nella galleria d’arte di Hedrick, a San Francisco: Philip Lamantia lesse le poesie di John Hoffman e quattro giovani poeti presentarono alcuni inediti. Tra le nuove leve c’era un certo  Allen Ginsberg ; aveva ventinove anni, gli occhiali con una montatura spessa e i capelli neri e folti, ancora. Veniva dalla cerchia dei poeti della San Francisco Renaissance e, a dirla tutta, all’inizio non voleva partecipare, poi riuscì a revisionare alcuni versi che aveva scritto qualche tempo prima e si convinse. Lesse L’urlo . Cominciò: «Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi per strade di negri all’alba in cerca di droga rabbiosa,...

Un barlume nella nebbia e un giorno di pioggia a Madrid

Del (vero) perché ho aperto un blog

Sulla difficoltà di leggere durante la pandemia

La parzialità della scrittura nella totalità del mondo

Svegliarsi insieme a Christopher Isherwood

Chi ben comincia (a scrivere) è a metà dell’opera

Una sosta nel tempo di mezzo

La nuova legge sul libro tra dubbi, angosce e perplessità

Scrivere un perfetto racconto di Natale

Genesi di un romanzo dell’orrore: Shirley Jackson e L’incubo di Hill House