Seduto davanti allo specchio, nella camera da letto situata al secondo piano, era intento ad abbozzare le linee del proprio viso: le guance scarne, con l'ossatura prominente, la fronte ampia e piatta, le orecchie dall'attaccatura eccessivamente arretrata, i capelli scuri che venivano avanti in ciocche ricciute e disordinate, i grandi occhi color d'ambra sulle palpebre pesanti.
— I miei lineamenti non sono ben disegnati — pensò il fanciullo tredicenne, immerso in una seria concentrazione. — La testa è sproporzionata, con la fronte che sopravanza la bocca e il mento. Qualcuno avrebbe dovuto usare un filo a piombo.
(di Irving Stone - Corbaccio, 2011)
Questione di feeling, giocando di prime impressioni.
Inviatemi i vostri incipit preferiti; raccoglieremo i più belli in questa rubrica.
Hai scelto un capolavoro!
RispondiEliminaHo riletto recentemente questo "vecchio amico": quante emozioni...
ricordi, ma anche nuove sensazioni e spunti di riflessione.
E sorrido perché Loredana sul suo blog ha copiato le frasi finali
Tutto calcolato a tavolino!(Scherzo, è stato un puro caso. Evidentemente il libro l'ha colpita davvero molto e questo spinge me ad inserirlo obbligatoriamente tra le prossime letture!).
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