Festa d’amore di Charles Baxter

Io non lo so se ho mai preso parte a un girotondo, secondo me no. Sono sempre stata una bambina troppo celebrale e poco pratica. Detta così suona anche bene, se non fosse che al tempo non era un attributo molto popolare. Secondo me un girotondo non l'avevo mai fatto. Poi Charlie, Charles Baxter, mi ha teso la mano e mi ha condotta nel giardino del signor Bradley. C'era un matrimonio da festeggiare. Gli ospiti formavano un cerchio attorno agli sposi. Io mica ci volevo andare. Io mica mi ci vedo a girare, così, senza un motivo. Ma Charlie mi ha detto che gli servivo. Mi ha detto che stava scrivendo un libro, e in quel libro c'erano quelle persone, ma anche moltissime altre. Che forse c'ero anch'io. Voleva raccontare l'amore. Io avrei dovuto soltanto stare al passo. Divertirmi, e prendere parte alla festa. È quello che ho fatto: sorridere agli ospiti, sorseggiare champagne, e farne parte.

Festa-d-amore-Charles-Baxter-libro-mattioliPerché questo è, Festa d'amore: un girotondo. Un intreccio di mani e pensieri. Ogni personaggio è collegato all'altro da un fatto che li rende complici, amici. O nemici, o amanti. O tutte queste cose messe insieme. E a turno, uno dopo l'altro, si fanno spazio, entrano nel cerchio, e iniziano a raccontarsi. A raccontare l'amore. Ma tutto l'amore, anche quello che non si vede, anche quello che finisce e quello che non è mai iniziato. Anche quello morboso, quello che non riesci a farne a meno. Quello che non ha funzionato. Tutto è amore, mi dicono, anche questo strano modo che abbiamo di giocare, tenendoci per mano, tornando sempre allo stesso posto, da dove siamo partiti.

Tutti i denti della ruota si incastrarono in quel pomeriggi,  
tutti gli ingranaggi insieme, connessi in quell'unico momento.

Festa d'amore è un concerto improvvisato di voci stonate. Festa d'amore è un quadro, un'accozzaglia di luce e colore. E poco importa se qualche frase me l'aspettavo, se sono inciampata in un paio di stereotipi e se non sempre mi sono adeguata al gruppo: in quel girotondo c'ero anch'io. Baxter tiene il tempo, scandisce il ritmo del nostro ballo, incitando ognuno di noi a entrare nel cerchio e a mostrare se stesso. Il tempo di un giro. Poi toccherà a qualcun altro, e sarà ancora amore.

feast-of-love-film-freemanNel 2007 Robert Benton ha diretto Feast of Love, una commedia sentimentale sui diversi aspetti dell'amore quale fenomeno magico, misterioso e talvolta doloroso. Morgan Freeman, la punta di diamante, interpreta Harry Stevenson. Anche lui è nel cerchio. Ha un suo modo, però, di girare. È un fare silenzioso, ma il passo è pesante, quasi assordante. È uno dei miei ospiti preferiti. Forse penserete che sia troppo. Forse lo è. L'amore può essere anche troppo, alle volte. Ed ecco che cado anch'io in un luogo comune. Sarà l'argomento che ci rende tutti un po' banali, un po' uguali, all'apparenza. Ma provate a sfogliare qualche pagina, a seguire il verso delle parole. Potreste rendervi conto che c'è meno di quel che pensate, e un po' di più di quel che cercate.
Questo è tutto ciò che ho do dire sull'argomento, per ora. Come dice Chloé, su certe cose è meglio non indagare. Se vuoi qualcos'altro da leggere, leggi lo spazio bianco che rimane su queste pagine. Ci sono io li, in quel bianco.


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Festa d'amore, Charles Baxter. Mattioli 1885, 2014. Traduzione di Nicola Manuppelli.

Commenti

  1. Quindi tutto sommato il libro ti è piaciuto...me lo consigli? E' nella mia wishlist ma non vorrei toppare... ;-)

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    1. Non è quella letteratura americana che ruggisce, per intenderci. Ma la struttura del romanzo è molto interessante, il coro di voci e l'alternanza delle storie. A me è piaciuto abbastanza.

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