Questa lista è per chi, come me, è un donatore last minute. Uno che non ci pensa, perché: «È presto! Ho tutto il tempo del mondo!». Poi i giorni passano, le vetrine si colorano di rosso, e il tempo non c’è più. Allora il panico: cosa regalo? Un libro? Il libro non dovrebbe mai essere la scelta più ovvia. È paradossale, me ne rendo conto, ma regalare libri a Natale (regalare libri, in generale) è poco raccomandabile: una missione ardua, piena di trappole. Lo sbaglio è dietro ogni angolo. Quindi, se non siete sicuri, se non conoscete troppo bene le preferenze (e le giacenze) del destinatario, meglio orientarsi altrove. Tuttavia, regalare libri è bello (sì, lo è!) e noi siamo cuori audaci (sì, lo siamo!). Allora la lista: libri last minute, per regali a colpo sicuro.
Sono belle storie, scelte tra le letture degli ultimi anni. Soltanto dieci, perché se siamo tra quelli che si riducono all’ultimo minuto sappiamo che ogni momento è prezioso. Due righe per ogni libro, e il collegamento agli articoli che ho scritto se cercate un giudizio più approfondito.
I venerdì da Enrico’s
Quando la scrittura è condanna e unica assoluzione anche i rapporti più solidi vengono messi in discussione. Questo è ciò che accomuna il gruppo di scrittori del romanzo di Don Carpenter, la stessa forza che li allontana quando l’ambizione diventa più grande di ogni sentimento. Scrivere per vivere, vivere per scrivere: superato un certo limite non fa più differenza.
Sui coniugi Wheeler si abbatte una lucida e disastrosa presa di coscienza: la consapevolezza di non essere speciali. Si scoprono fallaci, egoisti, incoerenti. Insopportabilmente umani. Il futuro, così come l’avevano immaginato, è solo l’ultima, la più grande, di tutte le illusioni. Come si sopravvive a questo?
Espiazione
Questa è la storia di un errore, una piccola bugia che condiziona le scelte di un’intera famiglia. E non basta il pentimento, per quanto sincero, non basta tutta la vita per espiare la colpa. Immaginare un finale diverso è il sollievo di un momento perché a certi sbagli non si può porre rimedio.
Sono belle storie, scelte tra le letture degli ultimi anni. Soltanto dieci, perché se siamo tra quelli che si riducono all’ultimo minuto sappiamo che ogni momento è prezioso. Due righe per ogni libro, e il collegamento agli articoli che ho scritto se cercate un giudizio più approfondito.
Quando la scrittura è condanna e unica assoluzione anche i rapporti più solidi vengono messi in discussione. Questo è ciò che accomuna il gruppo di scrittori del romanzo di Don Carpenter, la stessa forza che li allontana quando l’ambizione diventa più grande di ogni sentimento. Scrivere per vivere, vivere per scrivere: superato un certo limite non fa più differenza.
Sui coniugi Wheeler si abbatte una lucida e disastrosa presa di coscienza: la consapevolezza di non essere speciali. Si scoprono fallaci, egoisti, incoerenti. Insopportabilmente umani. Il futuro, così come l’avevano immaginato, è solo l’ultima, la più grande, di tutte le illusioni. Come si sopravvive a questo?
Espiazione
Questa è la storia di un errore, una piccola bugia che condiziona le scelte di un’intera famiglia. E non basta il pentimento, per quanto sincero, non basta tutta la vita per espiare la colpa. Immaginare un finale diverso è il sollievo di un momento perché a certi sbagli non si può porre rimedio.
Ambientata a Little Wing, una cittadina del Wisconsin, Shotgun Lovesongs racconta le vicende di quattro giovani ragazzi. È un libro d’amore, d’amicizia, di qualche tradimento e di un grande perdono. La musica di sottofondo dà voce a quel bisogno, primitivo e assoluto, che tutti noi abbiamo: conquistare un posto nel mondo.
Paradiso e inferno
Il paradiso è l’Islanda nella sua bellezza più infernale, quando la natura diventa implacabile e l’uomo è costretto a combattere per sopravvivere. È uno scontro eterno, che trova spazio fuori e dentro di noi. Come la voglia di andare e la necessità di restare, il gelido tepore di quegli attimi in cui «nulla mi è delizia, tranne te». Un libro che è una poesia.
Il paradiso è l’Islanda nella sua bellezza più infernale, quando la natura diventa implacabile e l’uomo è costretto a combattere per sopravvivere. È uno scontro eterno, che trova spazio fuori e dentro di noi. Come la voglia di andare e la necessità di restare, il gelido tepore di quegli attimi in cui «nulla mi è delizia, tranne te». Un libro che è una poesia.
Paradiso e inferno, Jón Kalman Stefánsson.Iperborea, 2011. Euro 16,50.
«Le parole conducono ai fatti. Preparano l’anima, la rendono pronta e la commuovono fino alla tenerezza». Alla presentazione dell’ultimo libro di Andre Dubus, il traduttore Nicola Manuppelli ha usato questa massima di Santa Teresa d’Avila per descrivere la scrittura di uno dei più grandi autori di short stories. Non credo esistano parole migliori: tenerezza e commozione, per racconti pieni di luce.
Svanire
Le persone scompaiono: muoiono, ci lasciano, si allontanano, semplicemente spariscono dalle nostre vite. La scomparsa è la protagonista di questa prima raccolta di Deborah Willis. L’autrice indaga sul sentimento della perdita e sui meccanismi che mettiamo in atto per proteggerci dall’ombra dell’assenza; tentativi maldestri di riempire vuoti incolmabili. La convalescenza è lunga, dolorosa, ma necessaria.
Le persone scompaiono: muoiono, ci lasciano, si allontanano, semplicemente spariscono dalle nostre vite. La scomparsa è la protagonista di questa prima raccolta di Deborah Willis. L’autrice indaga sul sentimento della perdita e sui meccanismi che mettiamo in atto per proteggerci dall’ombra dell’assenza; tentativi maldestri di riempire vuoti incolmabili. La convalescenza è lunga, dolorosa, ma necessaria.
Il suo vero nome
Charles D’Ambrosio è riuscito a riprodurre l’eleganza della disperazione. È l’anello di congiunzione ideale tra Raymond Carver e Ernest Hemingway, il che lo rende il narratore straordinario che è; l’umanità dell’uno, la forza dell’altro, interpretate con uno stile pieno di grazia. Senza dubbio, una delle raccolte migliori che abbia mai letto.
Il suo vero nome, Charles D’Ambrosio. Minimum fax, 2008. Euro 14,00.
Il paradiso degli animali
Ho iniziato a consigliare questa raccolta da subito, dopo aver letto il primo racconto. Adesso, che ho da poco voltato l’ultima pagina, non posso che confermare il suggerimento. Sono racconti così belli che ti spezzano il cuore. È un libro d’esordio, di un giovane autore, pubblicato da una nuova realtà indipendente. Un regalo perfetto.
Ho iniziato a consigliare questa raccolta da subito, dopo aver letto il primo racconto. Adesso, che ho da poco voltato l’ultima pagina, non posso che confermare il suggerimento. Sono racconti così belli che ti spezzano il cuore. È un libro d’esordio, di un giovane autore, pubblicato da una nuova realtà indipendente. Un regalo perfetto.
Il paradiso degli animali, David James Poissant. NN editore, 2015. Euro 17,00.
A pesca nelle pozze più profonde
Non è un manuale di scrittura ma raccoglie alcune riflessioni sull’arte del raccontare. Non è una raccolta di racconti ma contiene alcune storie scritte dall’autore. È un omaggio di Paolo Cognetti a tutti i suoi maestri: una guida per chi legge racconti, una dichiarazione d’amore che non lascerà indifferente chi dice di non riuscire ad apprezzarli.
Non è un manuale di scrittura ma raccoglie alcune riflessioni sull’arte del raccontare. Non è una raccolta di racconti ma contiene alcune storie scritte dall’autore. È un omaggio di Paolo Cognetti a tutti i suoi maestri: una guida per chi legge racconti, una dichiarazione d’amore che non lascerà indifferente chi dice di non riuscire ad apprezzarli.
Tutti questi libri hanno il potenziale per incontrare i gusti dei vostri amici. O, almeno, riducono di molto il margine d’errore, e questo è già un bel vantaggio. Altrimenti: qualcosa di morbido, qualcosa di comodo, qualcosa di dolce. Tre regole che funzionano sempre.
Che lo spirito natalizio vi avvolga tutti.
Che lo spirito natalizio vi avvolga tutti.
Mi ispira in assoluto "Paradiso e inferno". Poi tra questi leggerei volentieri D'ambrosio e Dubus. Poissant lo corteggio da un po', ma non mi decido mai.
RispondiEliminaSì, ma l'articolo indica libri "da regalare" e non libri "da farsi regalare". Perché voi lettori siete così ingordi? ;)
EliminaParadiso e inferno ti piacerà di sicuro, quindi appena puoi prendilo. Ma anche gli altri hanno tutte le carte in regola per piacerti. Questi sono veramente titoli jolly, li consiglierei un po' a tutti.
Ecco, ma io li regalerei per farmeli prestare, anche. ;)
EliminaAh ecco, allora non sono l'unica a usare questi vili stratagemmi!
EliminaNoi "lettori forti" siamo tutti straordinariamente Machiavellici quando si tratta di appropriarsi di libri che vogliamo leggere. Vuoi mettere regalare a qualcuno un libro che ci fa schifo? Va bene un libro che ci è piaciuto; meglio ancora un libro che ci piacerebbe leggere! ;)
EliminaAnch'io credo che regalerò a me stessa molti di questi libri :), raccolta davvero interessante, tranne che per Cognetti(ma questo è un problema mio). Sono molto incuriosita da Poissant, è già da un po' che l'ho adocchiato. Regalare libri è comunque impresa audace, per quest'anno ci ho rinunciato. Passerò più spesso dal blog :), Valentina
RispondiEliminaAlla fine succede sempre così: i suggerimenti per i regali diventano consigli per noi stessi :) Grazie per essere passata di qui.
EliminaAlla prossima!
Terrò presente I venerdì da Enrico's, ma come auto-regalo!
RispondiEliminaOttima scelta! E fammi sapere se lo leggi, mi raccomando.
EliminaHo appena regalato Dubus. E credo che lo regalerò anche a me stessa. Poi regalerò Ernaux e Romana Petri. Ma sono tutte persone che conosco bene. Regali facili. Inoltre, ho acquistato un paio di libri editi da Uovonero per i nipoti. In generale, concordo con te: regalare un libro è difficilissimo.
RispondiEliminaSei andata sul sicuro, seguiamo la stessa filosofia ;)
EliminaTanti cuori per Revolutionary Road e Espiazione, se me li regalassero sarei commossa anche se li posseggo e li ho già letti entrambi.
RispondiEliminaMa Il paradiso degli animali può piacermi? Ha qualcosa di diverso dalle raccolte di racconti che di solito non mi piacciono? La NN editore mi interessa parecchio...
Oh, Marghe! Mi hai fatto una domanda da un milione di dollari. Tu sei la lettrice più "anti-racconto" che conosca! Però sì, secondo me sì. Secondo me non c'è persona che possa leggere quei racconti e non innamorarsene.
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