Cinque sistemi per sbarazzarsi del blocco del lettore

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È un discorso che merita un po’ di premesse. La prima, la più importante, è che leggere non è strettamente necessario, nel senso che c’è chi non lo fa e vive bene lo stesso. Ma se sei un lettore, uno di quelli che ha sempre provato un certo piacere nella lettura, sai che non riuscire più a farlo nel modo in cui sei abituato può diventare frustrante.

Che cos’è il blocco del lettore? Urban dictionary lo definisce così:
(Reader’s block) is when you cannot, for the life of you, pick up a book and read it. Sure, you may be able to read a paragraph or two, or maybe even a page, but you don’t retain anything of what you just read or have the attention span and/or will to go on.
Il lettore “va in blocco” quando non riesce a leggere veramente, quando arranca tra un paragrafo e l’altro senza quel coinvolgimento che gli è tanto familiare. È una condizione che può verificarsi per brevi periodi o protrarsi nel tempo, secondo diversi livelli d’intensità. Il blocco del lettore, per alcuni, «is worse than heart disease». È un’estremizzazione ironica che individua una sensazione precisa: se non sei più in grado di fare qualcosa che ami fare, il senso di disorientamento può diventare un vero malessere, come una malattia del cuore.

Le cause del blocco del lettore sono due, spesso concomitanti:
– la distrazione;
– la saturazione.

La distrazione, nella nostra epoca, è sempre più collegata al nostro grado di dipendenza da internet. Più in generale, da tutti i sistemi di comunicazione. Succede così: torni a casa, magari dopo una giornata di lavoro, magari più pesante del solito. Ti stendi sul divano (perché te lo sei proprio meritato), accendi la televisione, ti colleghi a Netflix, fai partire una puntata di Mad Men mentre scorri lo schermo del cellulare; solo per controllare un post su Facebook, per rispondere a un messaggio di un amico, solo per vedere l’ultima storia su Instagram. Poi apri un libro e succede... niente. Leggi ma non leggi. Lo sai perché: sei distratto perché di fatto sei ancora connesso.

In un periodo di distrazione, può accadere di leggere un libro senza troppo interesse e di cominciarne un altro sperando che ti coinvolga più del primo. Ma questo non succede, vero? Allora ne approfitti per recuperare quel classico che da troppo tempo hai lasciato sul comodino. Pensi che forse è il momento giusto. I classici non deludono mai, almeno così dicono. Cominci a leggere:
Era un bel mattino, chiaro e caldo, verso la fine d’agosto. La riunione della famiglia Karamàzoff in casa dello starets Zossima doveva aver luogo alle undici e mezzo. Come estrema risorsa, s’era ricorso a questa adunanza d’un consiglio di famiglia sotto il patronato del venerabile vegliardo, per risolvere il dissidio sorto tra Fedor Pavlovic Karamàzoff e il suo figlio primogenito Dmitri Fedorovic. La situazione tra il padre e il figlio era estremamente tesa. Dmitri Fedorovic pretendeva l’eredità di sua madre e Fedor Pavlovic sosteneva di aver già dato a suo figlio tutto ciò che gli era dovuto.
Ti fermi alla quinta riga, rileggi tutto tre volte, provi a ripassare i nomi che hai incontrato e ti rendi conto che non te ne viene in mente nessuno (pure tu, Dostoevskij, potresti anche venirmi incontro!). Lasci I fratelli Karamazov alle loro elucubrazioni e torni sul divano con troppe storie in testa e un pizzico di frustrazione in più. Questa è la saturazione.

Che il blocco del lettore sia un problema diffuso lo dimostra il fatto che molte riviste hanno dedicato degli articoli all’argomento. Come il pezzo di Stuart Jeffries su The Guardian dal quale emerge una causa un po’ irriverente:
(Reader’s block) it is not the same as writer’s block. In fact, reader’s block is a phenomenon partly explained as a reader’s all-too-understandable response to so many writers not having writer’s block.

Per ogni malattia, però, c’è una cura. Esistono diversi sistemi per superare il blocco del lettore. Io riporto quelli che funzionano per me, collaudati in lunghi periodi di fermo involontario.

1. Tre giorni a digiuno
Scontato ma vero: se sei in un periodo di bassa concentrazione, costringerti non servirà se non ad aumentare il tuo livello di frustrazione. Abbandona tutti i libri che stai leggendo senza troppi rimpianti e concediti tre giorni per disintossicarti. Approfitta di questo tempo per mettere in ordine la libreria, comincia a sfogliare qualche libro. Ma non iniziare a leggere, non ancora. In questi giorni prova a diminuire la tua percentuale di distrazione e dedica a ogni attività (e a ogni social network) non più del tempo necessario.

2. Rileggi il tuo libro preferito
Torna a quel libro che è un po’ più speciale degli altri, ritrova quello scrittore che come nessun altro riesce a trascinarti nelle sue storie. Riparati nella tua zona di conforto e aspetta che passi la tempesta.

3. Scopri i racconti
Un racconto non è meno impegnativo di un romanzo ma il tempo di lettura che richiede è breve, trenta minuti al massimo, perciò è più facile restare concentrati dall’inizio alla fine. Un racconto può essere la cura ideale per guarire da un periodo di blocco (Non sai quale scegliere? Leggi i miei preferiti!).

4. Iscriviti a un gruppo di lettura
A te non serve trovare un motivo per leggere perché sai già cosa vuol dire cominciare un libro e perdere la cognizione del tempo. Sai cosa significa “diventare il protagonista di una storia”, hai solo bisogno di ricordare come si fa. In questo, i gruppi di lettura possono essere un aiuto prezioso. Sono luoghi pieni di stimoli, dove persone che hanno i tuoi interessi si confrontano, propongono e consigliano. Anche soltanto l’idea di seguire un percorso collettivo, condividere l’entusiasmo di partire insieme, può essere la tua occasione.

5. Crea una nuova routine
Comincia con dieci minuti prima di dormire, dieci minuti che decidi di dedicare soltanto alla lettura. Spegni il telefono, chiudi il televisore, trova la posizione più comoda sulla tua poltrona preferita e comincia a leggere. Solo per riprendere il ritmo. È proprio come andare in bicicletta: una volta presa velocità farai fatica a fermarti.



Commenti

  1. 5. Crea una nuova routine
    Comincia con dieci minuti prima di dormire, dieci minuti che decidi di dedicare soltanto alla lettura. Spegni il telefono, chiudi il televisore, trova la posizione più comoda sulla tua poltrona preferita e comincia a leggere. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino! » O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace.

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  2. A me capita spesso di bloccarmi proprio per distrazione, più che altro quando non c'è assoluto silenzio (a volte basta il ronzio del televisore nella stanza accanto a deconcentrarmi) e nelle giornate sovraccariche, in cui la lucidità per leggere viene meno da sola. Provo a contrastarlo ritagliandomi i 10 minuti di lettura serale, ma a volte il sonno ha la meglio e bastano un paio di pagine per il ko.

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    1. Quello dei dieci minuti è un sistema che funziona. Quando attraverso dei periodi in cui la sera sono più stanca cerco di dedicare alla lettura qualche minuto prima di andare al lavoro (approfittando della lucidità del primo caffè!).

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